Tendinopatia calcifica

La tendinopatia calcifica è una condizione dolorosa e limitante che colpisce i tendini, caratterizzata dalla formazione di depositi di calcio all'interno del tessuto tendineo. Per individuare la calcificazione e formulare la diagnosi, gli strumenti più utilizzati sono la radiografia e la risonanza magnetica. Questa problematica può causare infiammazione, dolore durante il movimento e riduzione significativa della funzionalità del tendine coinvolto, portando a sintomi come rigidità articolare e perdita di forza. Sebbene colpisca principalmente la spalla, in particolare il tendine del muscolo sovraspinoso, può presentarsi anche in altre aree come il tendine di Achille. Il trattamento può spaziare da terapie conservative come il riposo, la terapia fisica e l'uso di farmaci antinfiammatori, a procedure più invasive come l'aspirazione del deposito calcifico o la terapia a onde d'urto. La gestione efficace della tendinopatia calcifica richiede una valutazione precisa e la definizione di un piano di trattamento personalizzato che miri a ridurre il dolore, ripristinare la funzionalità e prevenire eventuali ricadute.

Tendinopatia calcifica: trattamento

Tra le opzioni di trattamento ci sono terapie conservative come la terapia fisica, l'applicazione di ghiaccio, gli steroidi iniettabili e la terapia ad onde d'urto. Nel caso in cui queste opzioni non siano efficaci, potrebbe essere presa in considerazione l'aspirazione guidata ecograficamente per rimuovere i depositi calcifici, sebbene sia necessario valutare attentamente i rischi e i benefici di tale procedura. In casi estremamente gravi, l'intervento chirurgico potrebbe essere considerato. È fondamentale che il trattamento della tendinopatia calcifica sia personalizzato e guidato da professionisti esperti per garantire il miglior risultato possibile per il paziente.

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