Cervicale: i sintomi e come curarla

Il dolore cervicale o cervicalgia, è un disturbo comune caratterizzato da dolore e rigidità nella regione del collo. Questa condizione può essere causata da vari fattori, tra cui cattive posture prolungate durante l'uso del computer o durante il sonno, tensione muscolare dovuta allo stress quotidiano, lesioni causate da incidenti o sport, o stress eccessivo sulle articolazioni cervicali dovuto a lavoro pesante o sollevamento improprio.

La cervicalgia: quali sono i sintomi

I sintomi tipici della cervicalgia, quella che spesso chiamiamo semplicemente “cervicale”, includono dolore localizzato al collo che può irradiarsi verso le spalle e le braccia, difficoltà nel muovere la testa in determinate direzioni e sensazione di rigidità muscolare che limita i movimenti. È un disturbo quindi particolarmente invalidante per chi ne soffre poiché, impedendo di effettuare semplici movimenti del collo e rotazioni del capo, interferisce con lo svolgimento delle più semplici attività giornaliere. Un altro sintomo associato alla cervicale è il mal di testa: si definisce cefalea cervicogenica ed è di natura muscolo-scheletrica. Questa tipologia di mal di testa provoca un dolore pulsante, opprimente o persistente di intensità moderata, che si localizza in particolar modo in zona fronto-temporale e occipitale e aumenta quando vengono effettuati dei movimenti. 

La cervicalgia: quali sono le cause

Quando parliamo di cervicalgia, non importa se acuta o cronica, può derivare da una serie di cause, nella maggior parte dei casi dobbiamo far riferimento ad alterazioni della componente muscolare, tra cui tensione muscolare e postura scorretta, che possono risultare da lunghi periodi passati davanti al computer o da posture errate durante l'attività fisica. Inoltre, lesioni da incidenti automobilistici o sportivi, uno dei traumi più comuni a cui si associa il dolore cervicale è il colpo di frusta: un movimento improvviso, dovuto generalmente a incidenti stradali o lavori usuranti, che provoca consecutivamente e bruscamente un’estensione e una successiva flessione dei muscoli del collo.

In presenza di ernie discali, inoltre, il dolore cervicale diventa più severo: le radici nervose, infatti, risultano compresse, e il o la paziente può avvertire deficit di sensibilità o di forza alle braccia, a cui si associa la tipica sensazione di formicolio o di scossa elettrica. A uno stadio più severo, il midollo cervicale può entrare in sofferenza, provocando un aumento della sintomatologia, che coinvolge anche gli arti inferiori, comportando disturbi dell’equilibrio, motori e possibile incontinenza. 

La cervicalgia può essere dovuta anche all’artrosi delle articolazioni di contatto tra le vertebre. In tutti questi casi i movimenti articolari più semplici provocano dolore, o dalla presenza di ernie discali. Infine, più raramente, anche determinate infezioni (reumatologiche, neurologiche, vascolari o tumorali) possono provocare dolore al collo, ma la cervicalgia, in questi casi, è un sintomo secondario.possono contribuire al dolore cervicale. Altre cause possono includere lo stress e l'ansia, che possono causare tensione muscolare e aumentare la percezione del dolore. È importante individuare la causa specifica del dolore cervicale per poter pianificare un trattamento mirato e adatto alle esigenze di ciascun individuo.

Come prevenire il dolore cervicale

Non è possibile evitare eventi traumatici improvvisi come il colpo di frusta o le infezioni, ma per attenuare il dolore cervicale o ritardarne l’insorgenza, quando è determinato da disturbi muscolari, ci sono alcune buone pratiche che è possibile mettere in atto semplicemente. 

La prima regola riguarda la postura, che dovrebbe essere mantenuta corretta, per esempio durante le ore lavorative che occupano la maggior parte della nostra giornata. In particolare, il collo dovrebbe essere dritto, in linea con il resto della figura, e non ripiegato in avanti o verso il basso. Per alcuni potrebbe essere comodo utilizzare un cuscino a cui appoggiarsi, sempre all’altezza del collo o della testa. Invece, quando si dorme, è meglio privilegiare posizioni supine evitando di dormire a pancia in giù con il collo girato verso un lato. 

Vi sono inoltre anche diversi esercizi di stretching utili per abituarsi a una postura corretta e rinforzare i muscoli che proteggono la nostra colonna vertebrale ma, prima di attuarli, è bene confrontarsi con lo specialista, perché ogni paziente ha problematiche cliniche differenti e gli esercizi adatti a una persona potrebbero essere sconsigliati per un’altra. 

L’attività motoria o sportiva regolare sono inoltre fondamentali per mantenere un buon tono muscolare e una buona elasticità, entrambi fattori protettivi per l’insorgenza dello spasmo doloroso. 

La cervicalgia: il trattamento

Il trattamento della cervicalgia può coinvolgere mobilizzazioni vertebrali, terapie fisiche e strumentali eseguite da osteopati/fisioterapisti esperti nel trattamento delle patologie cervicale, massaggi mirati a ridurre la tensione muscolare, esercizi di stretching e rafforzamento muscolare specifici per la muscolatura cervicale e dorsale, nonché l'uso di farmaci antinfiammatori prescritti da un medico. Inoltre, è fondamentale adottare corrette abitudini posturali sia durante le attività quotidiane che nelle ore di lavoro, praticare pause attive per evitare posture statiche prolungate e fare regolarmente esercizi mirati per prevenire il ripetersi della cervicalgia. Consultare un professionista sanitario specializzato in patologie del rachide cervicale è essenziale per ottenere una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato mirato a gestire la cervicalgia in modo efficace e prevenire recidive.

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